Il lievito madre, anche chiamato pasta madre o lievito naturale, è molto più sano rispetto al classico lievito di birra.

Ciò che si ottiene usando questo tipo di lievito, è un pane molto più buono, morbido (la mollica si sviluppa di più in altezza), digeribile, con un aroma ed un gusto più intensi, una crosticina più colorata e una durata molto più lunga. Ma possiamo utilizzarlo pure per i dolci.
Certo, la sua lavorazione richiede dei tempi e la pasta madre va mantenuta “viva”. Ma se vi piace farvi il pane ed i dolci a casa, usare il proprio lievito madre sarà molto meglio e più sano.
In questa occasione ho pensato ad elaborare la ricetta vegan e gluten-free della pasta madre. E questo perché molte ricette usano farina di manitoba che contiene molto glutine, del miele o dello zucchero bianco.
Ho diviso la ricetta in due parti: starter e rinfresco.
Ingredienti per lo starter
- 50 g di uva passa
- 75 g di farina di mais
- 75 g di farina di riso
- 120 ml di acqua
- 1 cucchiaino di olio Evo
Procedimento per lo starter
• Lavare l’uvetta in acqua calda ma senza ammollarla (potete usare un colino) e poi scolatela.
• Mettete l’uvetta lavata in una ciotola con 120 ml di acqua e attendere 20 minuti.
• Frullare l’uvetta assieme all’acqua per qualche istante, fino a che diventa un composto omogeneo.
• Aggiungere alla ciotola le varie farine e impastate con un leccapentole fino a che il composto diventa omogeneo. Siccome è senza glutine e non abbiamo aggiunto dei leganti, non verrà un impasto vero e proprio, ma rimarrà un po’ liquido.
• Versate il composto all’interno di un barattolo alto in quanto il composto dovrà lievitare (il composto dovrebbe occupare solo 1/5 del barattolo). Coprire il barattolo con una garza umida e bloccarla con un elastico.
• Lasciare il barattolo in un angolo della cucina, a temperatura ambiente, per 48 ore.
Ingredienti per il rinfresco
- 120 ml di acqua
- 75 g di farina di riso
- 75 g di farina di mais
Preparazione del rinfresco
• Mettere 150 g del lievito in una ciotola e buttare il resto (lo strato più superficiale)
• Aggiungere le varie farine e l’acqua.
• Mescolare con un leccapentola in modo energico.
• Inserire il lievito in un barattolo di vetro a chiusura ermetica privato della guarnizione (serve a far entrare l’aria e far uscire i gas dei lieviti).
• Chiudere il barattolo e tenerlo a temperatura ambiente (meglio se tra i 22 ed i 28 gradi celsius per avere il giusto grado di acidità). Va rinfrescato ogni 48 ore, come spiegato nei punti precedenti.
• Dopo il secondo o terzo rinfresco, si può dilatare la frequenza dello stesso, ovvero, si possono fare i rinfreschi dopo 4-5 giorni, perchè ormai il lievito è maturo.
Consiglio!
Se non si dispone di barattoli a chiusura ermetica, si possono usare barattoli normali, ma il tappo non bisogna stringerlo troppo.
Attenzione!
Se dovessero comparire dei puntini neri, va buttato tutto e bisogna ricominciare da zero, in quanto potrebbe essere della muffa!