Gli ananas non sono solo buoni da mangiare, ma da un po’ di tempo le loro foglie vengono usate per creare del cuoio vegetale che prende il nome di Piñatex.
L’ideatrice di Piñatex è Carmen Hijosa, e il suo sviluppo ha avuto inizio quando lavorava come consulente nel settore della pelletteria nelle Filippine, negli anni ’90. In quel periodo osservò come la pelle prodotta lì era di scarsa qualità, nonché ambientalmente insostenibile.
Per la sua creazione si è ispirata al barong tagalog, un indumento tradizionale filippino che viene realizzato con fibre di ananas.
Piñatex è un cuoio vegano compostabile che viene prodotto in un’ampia gamma di colori e finiture.
Si presenta morbido al tatto e simile alle pelli sintetiche, traspirante e flessibile. Può essere elaborato e anche ricamato, per diversi usi di design, dalle borse alle scarpe, dai portafogli ai cinturini per orologi, dai coprisedili ai vestiti e scarpe vegan.
La cosa bella di Piñatex, non è solo che è un prodotto completamente vegan certificato PETA e compostabile, ma pure che viene creato con un prodotto di scarto (ovvero le foglie dell’ananas), non richiede terra, acqua, pesticidi o fertilizzanti aggiuntivi. Evita pure l’uso di metalli pesanti che invece vengono utilizzati nella produzione di pelli animali.
Carmen Hijosa ha fondato Ananas Anam per commercializzare Piñatex e lavora con produttori di ananas nelle Filippine che raccolgono e pelano le fibre, che poi vengono lavorate in Spagna.
Per fare un metro quadrato di questo cuoio vegetale, ci vogliono 460 foglie di ananas, e non c’è carenza di materia prima, visto che la produzione mondiale di ananas ha superato i 25 milioni di tonnellate nel 2016.
Ananas Anam indica che lo spreco che avviene nei 10 principali paesi produttori di ananas potrebbe, teoricamente, sostituire più del 50% della produzione mondiale di cuoio.
Inoltre, questo cuoio vegetale è già una realtà ben solidificata e viene utilizzato da circa 500 commercianti, fra cui Hugo Boss e il marchio vegano Bourgeois Boheme.